Avevo già espresso il mio appoggio agli studenti qualche giorni fa,nel pezzo "un'altro 68" e oggi non posso che ribadire lo stesso concetto sopratutto dopo le parole di Berlusconi che dice: Andate a studiare io rispondo: ANDATE A MANIFESTARE.....Sì perchè questi ragazzi hanno il dovere di protestare,loro devono riprendersi il futuro,per il semplice motivo che è loro.Diciamocelo chiaro:cosa abbiamo lasciato loro?Scuole che cadono a pezzi,e che per sopravvivere si affidano a quei centri di istruzione privata(solo per i figli di papà) che vivono sulle macerie della scuola pubblica..Con i soldi della scuola pubblica!!!L'italia prima ha svenduto il lavoro, con i mille contratti precari, poi ha svenduto la cultura e il suo patrimonio monumentale e artistico e ora svende i ragazzi, ovvero il nostro futuro. Mi chiedo davvero come sia possibile stare a guardare dobbiamo scendere in piazza con loro....Sì perchè se fossimo veramente un Paese coeso, unito,consapevole della proprio identità,ora saremmo accanto a loro, nelle mille piazza di questa Italia svenduta al primo che passa
Leggevo dei dati nel web molto significativo sulla nostra scuola e voglio riportare:
La percentuale di maschi laureati dai 25 ai 64 anni in Italia è esattamente la metà della media europea: 11,6% contro il 23,2%, il dato più basso di tutta l’Unione. A certificarlo,basandosi sull’Indagine europea sul lavoro del 2005, è Eurostat.L’agenzia statistica della comunità europea segnala inoltre che le cose non vanno molto meglio per le donne: nel loro caso la percentuale di laureate è del 12,8%, rispetto ad una media comunitaria del 22,7%. Peggio fanno soltanto Malta (9,9%), Romania (10,7%) e Repubblica ceca (11,6%).
Questo non è un motivo per manifestare??? Le giovani generazioni hanno il compito di portare idee nuove, scuotere le certezze,imporre i cambiamenti e di pretendere il diritto allo studio,poi al di là del merito della riforma in un Paese democratico non si porta avanti una riforma della scuola e dell'università (cioè del futuro) senza discussione,senza confronto,senza scambio di idee,senza neppure chiedersi quali sono i saperi essenziali che il mondo moderno richiede..
E allora forza ragazzi!!!!!
VIENI VIA CON ME
Come ogni martedì non posso che dedicare uno spazio a Vieni via con me,ieri ultima puntata e ancora ascolti record quasi 9 miliono di telespettatori!!!
Durante la puntata l'intervento di Fazio che annuncia tra la commozzione di tutti la scomparsa di Mario Monicelli , ''Lo avremmo voluto qui, ma era malato'', dice Fabio Fazio, prima di citare i titoli piu' famosi del regista tra i buoni motivi per 'restare'. L'omaggio a Monicelli si inserisce cosi' di diritto accanto a quelli a Walter Tobagi e Enzo Biagi, ma anche alla protesta degli studenti contro la riforma Gelmini, all'elenco ironico di Dario Fo dei consigli piu' che mai attuali del Principe di Machiavelli, ai monologhi di Roberto Saviano sulle responsabilita' che si nascondono dietro le vittime del terremoto in Abruzzo e sul voto di scambio....
Conza della Campania, 8 ottobre 2000
Ci sono giorni in cui si muore in molti. Sono i giorni delle grandi sventure. Quel giorno in questa terra fu il ventitré novembre del 1980.
Oggi è domenica, nel cimitero di Conza sono le undici del mattino. I morti del terremoto sono quasi tutti sulle stesse file, un piccolo cimitero dentro il cimitero. Facce di uomini e donne di ogni età. Facce e storie che non ho mai incrociato. Ora di ogni persona che vedo vorrei conoscere cosa diceva, cosa faceva. Dall’addobbo della lapide a volte si capisce che si tratta di persone di una stessa famiglia. Ecco Luisa Masini, nove anni, col gatto in braccio. Sotto di lei Valeria Masini, dodici anni, e poi Maria, quarantatre anni, la madre. Il pensiero va subito al padre, chissà dov’è nel mondo a trascinarsi con la sua pena. Più avanti un’altra famiglia: Gino Ciccone, quarantanove anni, e poi Michele di dieci e Alberto di ventuno. Quelli che sono qui certamente si conoscevano tutti.
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