Un capolavoro...
Il film nasce negli anni Settanta, anni in cui il femminismo e la battaglia per i diritti dei “diversi” la facevano da padroni.Ma "Una giornata particolare" non è un lavoro datato: non solo la questione femminile e quella dell’omosessualità sono sempre vive e per niente risolte, ma il tutto è affrontato con tale perizia che se il film fosse realizzato oggi non andrebbe cambiato di una virgola..Proprio così,sembrano passati chissà quanti anni da quella giornata del 1938 in cui Benito Mussolini e Adolf Hitler diedero sfoggio delle loro persone in una Roma che aveva già rinverdito aspirazioni imperiali da ormai tanti anni,dopo la fatidica marcia “nera” del 1922. Sembrano, ma in effetti lo sono (i balilla di allora sarebbero o sono ultrasettantenni), eppure quei pregiudizi,quelle false convinzioni che dominavano allora sono vive ancora oggi. Il razzismo sessista che è alla base del capolavoro di Scola, è più che mai sulla bocca di tutti, specie dopo l’entrata in campo di Berlusconi(vedi dichiarazioni sui Gay) della destra estremista e della lega...
Pero torniamo al film,penso che questo film sia una della poche opere del nostro cinema che mostra cosa fosse il Fascismo e il rapporto degli Italiani con esso,Fascismo che siamo soliti rappresentare sullo schermo come un semplice scherzo di cattiva natura non facendo così capire come possa essere durato anni e anni e con l’approvazione di tanti.La descrizione di una sola giornata di due “vittime” (una consapevole e l’altra no) basta a Ettore Scola per illustrare in modo incomparabile un’intera fase della nostra storia, fase che non si può liquidare come ridicola azione passeggera di burattini e macchiette varie (non si è soliti rappresentare il Ventennio in questo modo, falso e fuorviante?). Un pericolo per l’umanità come la dittatura lo si affronta solo guardandolo con sincerità e cercando di capirne il fascino che su tanti, troppi esso esercitava....
Il film narra l'incontro, breve ma intenso, di una casalinga oppressa ed infelice e di un omosessuale (oggettivamente infelice per gli anni in cui si trova a vivere). L'incontro è scandito da sguardi e dialoghi che hanno del poetico ma che vengono annientati dal clamore degli inni fascisti che occupano prepotentemente l'aria attorno al caseggiato S. Giovanni.D’altra parte un grande film, da che mondo è mondo, riesce a fotografare momenti e sensazioni universali che purtroppo rivivono nell’attualità di ogni istante. E nel racconto di due persone sole, per motivi opposti, c’è tutto il dolore della gente emarginata, ancora oggi, solo perché diversa.Ettore Scola è straordinario nel riuscire a rendere tutto lo strazio di due anime chiuse in gabbia per scelte culturali “sentite” (Antonietta) o subite (Gabriele). Marcello Mastroianni e Sophia Loren sono eccezionali nel rendere vivi questi due personaggi apparentemente così lontani, ma invece più vicini tra loro di quanto lo siano a loro tutti gli altri che li circondano. E se durante tutto il racconto esce fuori un dolore implacabile a causa delle convinzioni inculcate da altri uomini a cui è stato dato un potere che non meritano (ieri come oggi), è pur vero che Una Giornata Particolare è uno straordinario affresco su un amore (im)possibile che è tutto ciò che fa vivere e metaforicamente morire due persone che non possono vivere come vorrebbero, senza far del male a nessuno.
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