13 nov 2010

IL CANTO DELL’ODIO(L.Stecchetti) recitata da Luca Barbieri

LUCA BARBIERI IN:
IL CANTO DELL’ODIO  di Lorenzo Stecchetti
Quando tu dormirai dimenticata
Sotto la terra grassa
E la croce di Dio sarà piantata
Ritta sulla tua cassa,
Quando ti coleran marcie le gote
Entro i denti malfermi
E nelle occhiaie tue fetenti e vuote
Brulicheranno i vermi,
Per te quel sonno che per altri è pace
Sarà strazio novello
E un rimorso verrà freddo, tenace,
A morderti il cervello.
Un rimorso acutissimo ed atroce
Verrà nella tua fossa
A dispetto di Dio, della sua croce,
A rosicchiarti 1'ossa.
Io sarò quel rimorso. Io te cercando
Entro la notte cupa,
Lamia che fugge il dì, verrò latrando
Come latra una lupa.
lo con quest'ugne scaverò la terra
Per te fatta letame
E il turpe legno schioderò che serra
La tua carogna infame.
Oh, come nel tuo core ancor vermiglio
Sazierò l'odio antico,
Oh, con che gioia affonderò l'artiglio
Nel tuo ventre impudico!
Sul tuo putrido ventre accoccolato
Io poserò in eterno,
Spettro della vendetta e del peccato,
Spavento dell'inferno:
Ed all'orecchio tuo che fu si bello
Sussurrerò implacato
Detti che bruceranno il tuo cervello,
Come un ferro infocato.
Quando tu mi dirai: perchè mi mordi
E di velen m'imbevi?
lo ti risponderò: non ti ricordi
Che bei capelli avevi?
Non ti ricordi dei capelli biondi
Che ti coprian le spalle
E degli occhi nerissimi, profondi,
Pieni di fiamme gialle?...
E delle audacie del tuo busto e della
Opulenza dell'anca?
Non ti ricordi più com'eri bella,
Provocatrice e bianca?
Ma non sei dunque tu che nudo il petto
Agli occhi altrui porgesti
E, spumante Licisca, entro al tuo letto
Passar la via facesti?
Ma non sei tu che agli ebbri ed ai soldati
Spalancasti le braccia,
Che discendesti a baci innominati
E a me ridesti in faccia?
Ed io t'amavo ed io ti son caduto
Pregando innanzi e, vedi,
Quando tu mi guardavi, avrei voluto
Morir sotto a' tuoi piedi.
Perchè negare - a me che pur t'amavo -
Uno sguardo gentile,
Quando per te mi sarei fatto schiavo,
Mi sarei fatto vile?
Perchè m'hai detto no quando carponi
Misericordia chiesi,
E sulla strada intanto i tuoi lenoni
Aspettavan gl'inglesi?
Hai riso? Senti! Dal sepolcro cavo
Questa tua rea carogna,
Nuda la carne tua che tanto amavo
L'inchiodo sulla gogna,
E son la gogna i versi ov'io ti danno
Al vituperio eterno,
A pene che rimpianger ti faranno
Le pene dell'inferno.
Qui rimorir ti faccio, o maledetta,
Piano, a colpi di spillo,
E la vergogna tua, la mia vendetta,
Tra gli occhi ti sigillo.

6 commenti:

  1. In questa versione ufficializzata Luca mi appare ancor più bravo !
    Mi piace questa sua grande energia che riesce a trasmettere mentre carica le parole di pathos , mentre ci offre tutta la sua anima ....mettendola a nudo così generosamente !
    un abbraccio ^_____^
    Pallina

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  2. Buongiorno Pallina,condivido il tuo commento.. Luca in questa veste è stato una piacevolissima scoperta,spero che continui a regalarci queste emozionanti perle!!!
    Bacio amica

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  3. Ma quanto è sexy il parlare toscano...
    Provocante..
    Sublime..
    Erotico..
    Ma sarà la parlata o l'attore che recita???

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  4. MMMMM questo commento anonimo!!! Luca chi sarà??? una tua fans???

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  5. alessandro landi14/11/10 23:18

    tutti i torti quell'anonimo non ce l'ha!! E cmq dovrebbe recitarci tutto il libro dello Stecchetti!!! Dico bene o dico giusto??

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  6. Alessandro dici benissimo!!!! come sempre...buonagiornata....

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